“CELEBRIAMO IL BATTESIMO IN ACQUA PER IMMERSIONE, NEL NOME DEL PADRE E DEL FIGLIO E DELLO SPIRITO SANTO, PER COLORO CHE FANNO PROFESSIONE DELLA PROPRIA FEDE NEL SIGNORE GESU’ CRISTO COME LORO PERSONALE SALVATORE” (MATTEO 28:18, 19; ATTI 2:38; 8:12). |
Il culto della Chiesa dell’era apostolica, secondo quanto appare nel Nuovo Testamento, non seguiva uno schema liturgico formale e rigido, ma esso consisteva nel canto comunitario, nella preghiera spontanea, nella lettura delle Sacre Scritture, nella predicazione della Parola, con testimonianze, esercizio dei carismi dello Spirito Santo e raccolta delle offerte per l’aiuto da offrire ai bisognosi e per sostenere la diffusione del messaggio cristiano. Nell’ambito della celebrazione del culto a Dio “in ispirito e verità, venivano amministrati i due ordinamenti lasciati direttamente da Cristo agli apostoli: “il battesimo in acqua” per immersione e la “cena del Signore”. Questi due ordinamenti sono rispettivamente, la testimonianza dell’opera che Cristo compie nel credente che pone in Lui tutta la sua fiducia e il ricordo della morte del Signore celebrato con gratitudine. |